Per quanti non sono riusciti a essere presenti il 16 dicembre scorso al nostro concerto La Serenata Ritrovata, ecco ora la possibilità di vivere quel magico momento. Il video completo del concerto sarà pubblicato il 20 marzo alle ore 20 nella cornice del Early Music Day Festival organizzato dal REMA. CLICCA QUI. Buona visione!

J.S. Bach, BWV 66a - la ricostruzione inedita di Karl Böhmer, Jörn Boysen e Fabio Bonizzoni

Nel dicembre 1718 Bach ha un’occasione splendida per mostrare la sua arte non solo alla corte di Köthen dove risiede, ma anche ai prestigiosi ospiti che il Principe di Anhalt-Cöthen ha invitato per il proprio compleanno. A questo scopo scrive la Serenata BWV 66a, la cui musica va però, successivamente alla prima esecuzione, perduta. Grazie al lavoro appassionato di un musicologo, di un compositore che scrive in stile barocco, di un’orchestra intera e di quattro solisti vocali, eccoci come d’incanto trasportati in quel dicembre di 300 anni fa a stupirci del genio creativo del giovane Johann Sebastian. Un lavoro di ricerca e di ricostruzione durato anni sta alle spalle del concerto odierno. Vi chiedete perché? Perché l’esperienza della musica e dell’arte non ha prezzo, e merita tutto il nostro impegno.

LA RISONANZA
Fabio Bonizzoni clavicembalo, direttore
Andrea Mion, Elisabeth Passot oboi 
Giovanni Battista Graziadio fagotto  
Jorge Jimenez, Ulrike Slowik, Rossella Borsoni, Beatrice Scaldini, Joanna Dobrowolska, Davide Medas, Laura Cavazzuti violini 
Livia Baldi, Zeno Scattolin viole 
Caterina Dell’Agnello, Agnieszka Oszanca violoncelli 
Guisella Massa violone 

Federica Napoletani soprano 
Angela Hyun Jung Oh alto 
Karol Kusz tenore 
Valerio Zanolli basso 

Karl Böhmer consulente musicologico
Jörn Boysen compositore 

Discografia

Alcuni dei momenti più belli della mia vita musicale, li ho vissuti registrando. Qui trovate un elenco dei numerosissimi dischi che abbiamo prodotto: quelli che ho registrato da solo, quelli che ho fatto con pochi amici, e quelli con molti. Sono tanti, forse troppi, ma tanti sono gli anni che mi vedono calcare le scene, soprattutto con La Risonanza. La registrazione che ha significato di più per me? Le cantate italiane di Handel, senz’altro. Il disco che mi ha coinvolto di più emotivamente? Didone e Enea. Quello che mi appassiona di più? Quello che non abbiamo ancora registrato, ma a cui stiamo già lavorando!