Programma

 

VISIONARI
Come il bue si trasformò in usignolo – La nascita del violoncello virtuoso

Salvatore Lanzetti (1710 - 1780)
Sonata in la minore op.1 no.5
Adagio - Allegro - Menuet

Domenico Scarlatti (1685 - 1757)
Sonata in r minore K 77
Moderato e cantabile - Menuet

Carlo Graziani (prima metà del settecento - 1787)
Sonata in la maggiore op. 3 no. 2
Allegro grazioso - Cantabile - Rondeau grazioso

Heinrich Ignaz Franz Biber (1644 -1704)
Passacaglia dell’Angelo Custode

Jean-Baptiste Barriere (1707-1747)
Sonata in do minore op.2 no.6
Adagio - Allegro - Larghetto - Allegro

Baldassarre Galuppi (1706 - 1785)
Sonata in la minore
Siciliana - Allegro

Luigi Boccherini (1743 - 1805)
Sonata in do maggiore G17
Allegro - Largo assai - Rondo allegro

***

Agnieszka E. Oszańca violoncello
Fabio Bonizzoni clavicembalo
 

Info

 

Il violoncello entrò nel mondo della musica alla fine del XV secolo. Per molti decenni servì principalmente come strumento basso d'accompagnamento. Tuttavia, nel XVII secolo, iniziò a guadagnare popolarità. All'epoca, i virtuosi più ammirati tra gli strumentisti ad arco erano i violinisti e i gambisti, mentre i violoncellisti dovevano ancora dimostrare di essere loro pari. Per farlo, dovevano mettere in mostra non solo le qualità cantabili del violoncello, ma anche la loro abilità di eseguire senza sforzo passaggi di pura agilità. Per questo motivo, iniziarono a esplorare tutte le possibilità tecniche dello strumento. Questa abilità tecnica dei nuovi virtuosi del violoncello richiese un repertorio solistico più impegnativo.Come tutti gli artisti, questi violoncellisti, spinti dalla natura umana e dal proprio ego, cercavano di attirare l’attenzione, anche se non sempre era facile! Il violoncello infatti era ancora fortemente associato al suo ruolo di accompagnamento e incarnava il senso di profondità e gravità, caratteristiche che, di solito, non evocavano l'idea di piacevole intrattenimento. Tuttavia, col tempo, il violoncello si elevò al pari del violino, mentre la viola da gamba scomparve dalla scena musicale, aspettando quasi due secoli che il movimento di rinascita della musica antica la riportasse nelle sale da concerto. Si dice che, dopo aver ascoltato il celebre violoncellista Jean-Louis Duport, Voltaire abbia esclamato: "Signore, mi fate credere nei miracoli; trasformate il bue in usignolo". Con questo obiettivo vi presentiamo un programma di musiche di alcuni dei più grandi violoncellisti virtuosi del XVIII secolo - visionari che intrapresero un viaggio per dimostrare che il loro strumento non era meno degno del violino o della voce umana.
 

Discografia

Alcuni dei momenti più belli della mia vita musicale, li ho vissuti registrando. Qui trovate un elenco dei numerosissimi dischi che abbiamo prodotto: quelli che ho registrato da solo, quelli che ho fatto con pochi amici, e quelli con molti. Sono tanti, forse troppi, ma tanti sono gli anni che mi vedono calcare le scene, soprattutto con La Risonanza. La registrazione che ha significato di più per me? Le cantate italiane di Handel, senz’altro. Il disco che mi ha coinvolto di più emotivamente? Didone e Enea. Quello che mi appassiona di più? Quello che non abbiamo ancora registrato, ma a cui stiamo già lavorando!